Google e Alexa, il futuro dell’hospitality è nella voce.

Gli assistenti vocali diventeranno i nostri compagni abituali, esattamente come è accaduto per gli smartphone. Alexa e co. potrebbero rappresentare il futuro anche di alberghi e strutture ricettive. Sempre più intelligenti e performanti: offrono informazioni, consigli e persino compagnia. Non solo musica Da Google a Alexa , quello degli assistenti vocali è un mercato in continua evoluzione, cresciuto del’187 % solo nei primi tre mesi dell’anno. Secondo Google la richiesta salirà a otto miliardi entro il 2023. L’uso domestico degli assistenti vocali ha incoraggiato la loro adozione anche in contesti esterni. Oltre cento assistenti sono stati installati al  Cedars Sinai Center per permettere ai pazienti di comunicare in tempo reale con le infermiere. Al  Boston’s Children Hospital gli assistenti vocali trasmettono invece le informazioni di tipo logistico, come il calendario turni o il numero di posti vuoti in reparto.  MSC Crociere utilizza invece l’intelligenza artificiale di  Zoe, il concierge digitale ad attivazione vocale. E’ in grado di rispondere ad oltre 800 domande e prenotare servizi specifici. Ma è nel campo dell’ospitalità che la voce ha le migliori potenzialità. La prestigiosa catena  Marriott ha già installato gli assistenti Alexa in molte proprietà selezionate. Un’interfaccia vocale, calibrata in base al target e alle esigenze della struttura, crea un’ esperienza cliente unica nel suo genere. L’assistente diventa un concierge h 24, cui rivolgersi direttamente nella comodità della propria stanza. Room service, richieste e comunicazioni: la voce non implica curve di apprendimento, basta chiedere. Gli smart speaker sono pensati in modo da replicare la naturalezza di una conversazione con un interlocutore in carne ed ossa. Agli utenti viene naturale dire “grazie” o “per favore”. Ogni consiglio di Google o Alexa viene percepito come quello di un amico: un modo per gli alberghi di fare cross selling senza l’invadenza di brochures e consigli non richiesti. Secondo una ricerca di Capgemini il 49 % dei viaggiatori sceglie l’hotel proprio in base alle soluzioni tecnologiche che offre e il 41 % è sempre entusiasta di sperimentare una caratteristica nuova nel proprio hotel preferito. La maggior parte dei produttori ha aggiunto uno schermo ai propri assistenti vocali, per offrire una user experience ancora più coinvolgente. Gli smart speaker consentono anche di fare e ricevere chiamate: Tim ha già lanciato la sua offerta per l’ Assistente vocale di Google.Il futuro è nella voce, ovunque essa sia. In hotel Se ospite usa Google per chiedere informazioni o un room service, lo staff ha più tempo per dedicarsi alle interazioni che necessitano di maggiore empatia. Gli assistenti vocali danno subito un tocco di lusso ad ogni stanza: il cliente ricorderà sempre la differenza tra una struttura dotata di concierge vocale in stanza e le altre strutture, uguali le une alle altre. Inoltre, supportano diverse lingue e, in presenza di arredi compatibili, controllano le luci, regolano la temperatura e attivano gli accessori in stanza. Gli assistenti vocali hanno davvero le carte in regola per rivoluzionare il mondo dell’hospitality: sono in costante evoluzione e c’è da aspettarsi che nei prossimi anni Google e Alexa arriveranno in tutte le stanze d’albergo. Gli assistenti vocali diventeranno i nostri compagni abituali, esattamente come è accaduto per gli smartphone. Alexa e co. potrebbero rappresentare il futuro anche di alberghi e strutture ricettive. Sempre più intelligenti e performanti: offrono informazioni, consigli e persino compagnia. Non solo musica Da Google a Alexa , quello degli assistenti vocali è un mercato in continua evoluzione, cresciuto del’187 % solo nei primi tre mesi dell’anno. Secondo Google la richiesta salirà a otto miliardi entro il 2023. L’uso domestico degli assistenti vocali ha incoraggiato la loro adozione anche in contesti esterni. Oltre cento assistenti sono stati installati al  Cedars Sinai Center per permettere ai pazienti di comunicare in tempo reale con le infermiere. Al  Boston’s Children Hospital gli assistenti vocali trasmettono invece le informazioni di tipo logistico, come il calendario turni o il numero di posti vuoti in reparto.  MSC Crociere utilizza invece l’intelligenza artificiale di  Zoe, il concierge digitale ad attivazione vocale. E’ in grado di rispondere ad oltre 800 domande e prenotare servizi specifici. Ma è nel campo dell’ospitalità che la voce ha le migliori potenzialità. La prestigiosa catena  Marriott ha già installato gli assistenti Alexa in molte proprietà selezionate. Un’interfaccia vocale, calibrata in base al target e alle esigenze della struttura, crea un’ esperienza cliente unica nel suo genere. L’assistente diventa un concierge h 24, cui rivolgersi direttamente nella comodità della propria stanza. Room service, richieste e comunicazioni: la voce non implica curve di apprendimento, basta chiedere. Gli smart speaker sono pensati in modo da replicare la naturalezza di una conversazione con un interlocutore in carne ed ossa. Agli utenti viene naturale dire “grazie” o “per favore”. Ogni consiglio di Google o Alexa viene percepito come quello di un amico: un modo per gli alberghi di fare cross selling senza l’invadenza di brochures e consigli non richiesti. Secondo una ricerca di Capgemini il 49 % dei viaggiatori sceglie l’hotel proprio in base alle soluzioni tecnologiche che offre e il 41 % è sempre entusiasta di sperimentare una caratteristica nuova nel proprio hotel preferito.    La maggior parte dei produttori ha aggiunto uno schermo ai propri assistenti vocali, per offrire una user experience ancora più coinvolgente. Gli smart speaker consentono anche di fare e ricevere chiamate: Tim ha già lanciato la sua offerta per l’ Assistente vocale di Google.Il futuro è nella voce, ovunque essa sia. In hotel  Se ospite usa Google per chiedere informazioni o un room service, lo staff ha più tempo per dedicarsi alle interazioni che necessitano di maggiore empatia. Gli assistenti vocali danno subito un tocco di lusso ad ogni stanza: il cliente ricorderà sempre la differenza tra una struttura dotata di concierge vocale in stanza e le altre strutture, uguali le une alle altre. Inoltre, supportano diverse lingue e, in presenza di arredi compatibili, controllano le luci, regolano la temperatura e attivano gli accessori in stanza. Gli assistenti vocali hanno davvero le carte in regola per rivoluzionare il mondo dell’hospitality: sono in costante evoluzione e c’è da aspettarsi che

Tecnologia vocale: tutti i vantaggi per i brand.

Dialogare, letteralmente, con la tecnologia sta diventando sempre più un’abitudine quotidiana per molti utenti,  perché permette di ottenere informazioni (ad. es. “Che cosa ho in calendario oggi?”) e compiere azioni (come “Metti nel carrello questo prodotto”). Gli occhi e le mani sono finalmente libere e la comunicazione avviene in modo immediato e fluido. Sono i dati a dare la prospettiva dell’evoluzione della voice technology. Quello degli assistenti virtuali è il mercato tecnologico che nel mondo sta conoscendo la crescita più veloce. La tecnologia vocale è destinata a liberarci dagli schermi, restituendoci tempo e migliorando l’efficienza della nostra vita quotidiana. Non solo: la Voice Technology offre interessanti opportunità di business. La Voice Technology supera i nostri limiti e ci restituisce potenzialità enormi. Gli assistenti  sono in grado di migliorare costantemente le prestazioni, rispondendo in modo sempre più preciso e pertinente alle richieste delle persone. l customer service è uno dei settori, insieme all’internet banking, in cui gli assistenti vocali possono essere efficaci da subito, riducendo il carico del personale dell’assistenza clienti su diversi touchpoint. Ma non solo: la voce può guidare gli utenti nei servizi di prenotazione, nel mondo del gaming e sugli e-commerce. Se al momento vengono impiegati soprattutto nel customer service, gli assistenti vocali potrebbero col tempo migliorare le prestazioni aziendali anche in altri ambiti. Basti pensare al rapporto tra colleghi o allo svolgimento di operazioni da HR. Per esempio la gestione delle tabelle orarie e dei turni di lavoro.  Un altro settore di futuro utilizzo per i sistemi IVR è quello della sicurezza. Banche, istituti di credito o assicurazione e tutte le imprese che desiderano aggiungere un ulteriore livello di privacy possono puntare sulla sintesi vocale per il riconoscimento degli utenti.  Anche in ambito diagnostico o didattico la voice technology ha la possibilità di cambiare le vite di milioni di persone. Già ad oggi assistenti vocali come quelli di Google e di Amazon possono segnalare problemi di salute, inviare segnali di soccorso, supportare lo studio di chi ha difficoltà di apprendimento e tanto altro. Un sistema di supporto che è destinato a crescere man mano che le tecnologie vocali vengono introdotte da aziende e istituzioni.  La Voce prende appuntamenti, dà informazioni su eventi ed è utile in modo speciale per la navigazione di chi è ipovedente. Puoi applicarla anche alla gestione dei flussi di lavoro del tuo ufficio per ottimizzare l’operatività. Possiamo usare un dispositivo vocale ovunque: su un sito web, sullo smartphone, tramite smart speaker o app mobile in qualsiasi momento della nostra giornata. È quindi lecito pensare che il ricorso ad assistenti vocali e altre tipologie di intelligenza artificiale basate sull’utilizzo della voce sia nei piani futuri di qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore di business e dalle dimensioni. Tendenze e opportunità della Voice Technology per i brand La voce al centro di un grande cambiamento comportamentale da parte dell’utente, accelerato dallo sviluppo tecnologico. Gli utenti, abituati a digitare le ricerche – prima solamente sul pc, ora anche da smartphone – hanno iniziato ad utilizzare un nuovo mezzo per interagire con la rete. La storia della tecnologia e del marketing ci ha insegnato che quando una trasformazione implica il cambiamento del comportamento dell’utente, cambiano le regole del gioco, cambia il modo di fare marketing, cambia il prodotto stesso. Integrando le app vocali nei proprio marketing le aziende hanno la possibilità di avere dati misurabili e un aumento dell’engagement. Esistono studi che dimostrano come l’audio, rispetto al mondo visual, abbia un livello di coinvolgimento superiore, perché implica un’immaginazione attiva. Inoltre, i tempi sono ottimizzati, perché l’interazione avviene spesso tramite smartphone, che ormai è onnipresente durante la giornata delle persone. In un mondo di assistenti vocali l’azienda – e la sua rappresentazione vocale – devono essere al servizio del target e assicurare riconoscibilità e fiducia. Non rendere il design della voce del brand troppo servile: ciò che conta è differenziarsi, assicurandosi un design intelligente artificialmente ma con una qualità umana. In questo modo si potrà stabilire una connessione con il pubblico di riferimento attraverso questo canale. Sta diventando sempre più importante cosa vuole sentirsi dire l’utente piuttosto che cosa si vuole dire. Questo significa che prestare attenzione ai target – e questa è una possibilità che le piattaforme basate sulla tecnologia voice offriranno – diventerà sempre più una priorità. In conclusione, nel medio periodo la lingua diventerà più facile da usare per trovare informazioni, interagire con gli oggetti e accedere in sicurezza a servizi d’ogni genere, sia in consultazione che per attività dispositive. Ciò che limita la crescita del mercato sono l’accuratezza nel riconoscere alcuni accenti e i dialetti regionali ma lo sviluppo continuo di tecnologie e algoritmi avanzati, nonché la modalità di implementazione degli stessi all’interno dei processi di business complessi, stanno avendo una rapida accelerazione con importanti benefici e ricadute sull’intero segmento“Voice & Speech Recognition. Dialogare, letteralmente, con la tecnologia sta diventando sempre più un’abitudine quotidiana per molti utenti,  perché permette di ottenere informazioni (ad. es. “Che cosa ho in calendario oggi?”) e compiere azioni (come “Metti nel carrello questo prodotto”). Gli occhi e le mani sono finalmente libere e la comunicazione avviene in modo immediato e fluido. Sono i dati a dare la prospettiva dell’evoluzione della voice technology. Quello degli assistenti virtuali è il mercato tecnologico che nel mondo sta conoscendo la crescita più veloce. La tecnologia vocale è destinata a liberarci dagli schermi, restituendoci tempo e migliorando l’efficienza della nostra vita quotidiana. Non solo: la Voice Technology offre interessanti opportunità di business. La Voice Technology supera i nostri limiti e ci restituisce potenzialità enormi. Gli assistenti  sono in grado di migliorare costantemente le prestazioni, rispondendo in modo sempre più preciso e pertinente alle richieste delle persone. l customer service è uno dei settori, insieme all’internet banking, in cui gli assistenti vocali possono essere efficaci da subito, riducendo il carico del personale dell’assistenza clienti su diversi touchpoint. Ma non solo: la voce può guidare gli utenti nei servizi di prenotazione, nel mondo del gaming e sugli e-commerce. Se al momento vengono impiegati soprattutto nel customer service,  gli assistenti vocali potrebbero col tempo migliorare le prestazioni aziendali anche in altri ambiti. Basti pensare al rapporto tra colleghi o allo svolgimento di operazioni da HR. Per esempio la gestione delle tabelle orarie e dei turni di lavoro.  Un altro settore di futuro utilizzo per i sistemi IVR è quello della

Come aumentare le prenotazioni e fidelizzare i viaggiatori business.

Come guadagnare di più con i viaggiatori business A differenza di chi viaggia per svago, i viaggiatori business sono un mercato che non conosce bassa stagione. Assecondarne le esigenze, quindi, significa garantire alla struttura entrate fisse, tutto l’anno. I professionisti viaggiano per periodi e motivi ben definiti e tendono a prediligere, già in fase di prenotazione, le strutture che assicurano velocità, efficienza e facilità d’uso. Raggiungerli non è semplice, ma la tecnologia è un valido strumento per fidelizzarli e guadagnare il massimo dalla loro permanenza, anche se sei abituato ad una clientela leisure. Ciò che distingue i viaggiatori business è infatti la loro forte propensione al digitale e una grande apertura all’innovazione, come emerge da una ricerca di CWT.Le innovazioni preferite sono il check in online, i servizi Google, i servizi in tempo reale la reception automatizzata. Il loro hotel ideale è dunque tecnologicamente avanzato: il wifi veloce e i servizi in tempo reale sono fattori determinanti nella scelta. Lo staff di Voice Concierge ti affiancherà nel tuo percorso. Cose da fare per attrarre e fidelizzare i clienti business Non è necessario essere il top dell’innovazione o mettere i robot in reception: per fidelizzare i viaggiatori business bastano pochi, mirati accorgimenti. Tempi di risposta più veloci I viaggiatori business hanno un’agenda fitta di impegni e i minuti contati: tutto deve essere il più semplice e veloce possibile. Ridurre i tempi d’attesa di operazioni come check in, check out e prenotazione servizio bar/ristorante e transfer è sicuramente un buon punto di partenza. Come?Automatizzando la gestione delle richieste: se la prenotazione di un servizio come il transfer viene notificata direttamente al partner e il room service direttamente al reparto designato, evitando il passaggio per la reception, i tempi di gestione di ogni mansione si riducono notevolmente e l’ospite, quello business in particolare, sarà più soddisfatto. Scopri il primo canale per la gestione automatica di richieste e staff Amplia l’offerta dei servizi I servizi che fanno più gola a chi viaggia per lavoro sono la palestra, la spa, il transfer, il parcheggio custodito e una valida connessione wifi. Secondo una ricerca di Trivago, la mancanza di una buona connessione emerge da quasi tutte le recensioni. I viaggiatori business sono anche disposti a pagare di più per averne una. Puoi investire su un Wifi potenziato e a pagamento . Se decidi di lasciare l’accesso gratuito, mostra i dati di accesso in vari punti della struttura. Se hai deciso di puntare su questo tipo di target, potrebbe essere utile potenziare gli spazi in comune rendendoli più confortevoli, con tavoli e sedie dove poter lavorare in tranquillità. Spazi di coworking e sale meeting sono molto apprezzate da questo pubblico.  La giusta tecnologia I viaggiatori business si aspettano di trovare le nuove tecnologie anche in hotel. Smartphone dipendenti, sono il target più incline ad usare le app degli hotel, per pianificare il viaggio, ottenere info e acquistare servizi in pochi click. Le app, che vanno scaricate e poi magari disinstallate per recuperare memoria, sono tuttavia già superate: realtà virtuale ed intelligenza artificiale hanno dato un nuovo corso alla tecnologia, incentrato sull’immediatezza e sulla facilità d’uso. Tra le tecnologie emergenti, la più completa e competitiva per il settore hospitality è sicuramente quella vocale. Del resto, nulla è naturale come parlare. Un assistente vocale in camera che risponde a tutte le domande dell’ospite, offre assistenza e prenota i servizi in tempo reale è lo strumento ideale per anticipare le esigenze di chi viaggia per affari e non ama perdere tempo con app e brochures. Flessibilità e servizi mirati I viaggiatori d’affari tendono a lavorare ben oltre le classiche otto ore e ciò che distingue la loro permanenza è l’elevata produttività. Ogni secondo è prezioso e va ottimizzato:  alcuni hotel applicano una tariffa per il check-in e il check-out a orari flessibili, mentre in altri il late checkout è gratuito. In entrambi i casi, è una buona idea: i viaggiatori business hanno orari flessibili e possono aver bisogno di stare di più in hotel. Se poi l’albergo ha un ristorante interno che permette di cenare fino a tardi o un room service efficiente (perché, si sa, spesso le riunioni vanno per le lunghe), allora è probabile che ritorneranno. Senza contare che così incrementerai i guadagni battendo la concorrenza dei servizi di food delivery. I business men hanno di solito un look curato e tengono molto all’immagine. I completi eleganti possono sporcarsi e spiegazzarsi durante il viaggio e la lavanderia, interni o convenzionati, e un servizio molto apprezzato da questa tipologia di ospiti. C’è qualcuno che fornisce un asse da stiro o un kit direttamente in camera, in modo che l’ospite possa usarlo quando vuole. Un servizio di lavanderia professionale è sicuramente più apprezzato, e più redditizio per la struttura. In questo caso, efficienza e rapidità sono fondamentali: la consegna deve essere garantita entro 24 ore e il cliente deve poter richiedere il servizio in modo semplice e veloce. Come guadagnare di più con i viaggiatori business A differenza di chi viaggia per svago, i viaggiatori business sono un mercato che non conosce bassa stagione. Assecondarne le esigenze, quindi, significa garantire alla struttura entrate fisse, tutto l’anno. I professionisti viaggiano per periodi e motivi ben definiti e tendono a prediligere, già in fase di prenotazione, le strutture che assicurano velocità, efficienza e facilità d’uso. Raggiungerli non è semplice, ma la tecnologia è un valido strumento per fidelizzarli e guadagnare il massimo dalla loro permanenza, anche se sei abituato ad una clientela leisure. Ciò che distingue i viaggiatori business è infatti la loro forte propensione al digitale e una grande apertura all’innovazione, come emerge da una ricerca di CWT.Le innovazioni preferite sono il check in online, i servizi Google, i servizi in tempo reale la reception automatizzata. Il loro hotel ideale è dunque tecnologicamente avanzato: il wifi veloce e i servizi in tempo reale sono fattori nella scelta. Lo staff di Voice Concierge ti affiancherà nel tuo percorso. Cose da fare per attrarre e fidelizzare i clienti business Non è necessario essere il