Tutte le tecnologie per ottimizzare i costi di gestione del tuo Hotel

Nelle nostre case, la tecnologia ha semplificato molte azioni e reso più confortevoli gli ambienti.
L’ evoluzione verso un mondo più smart e accessibile stanno aumentando le aspettative e le richieste degli ospiti, ma offrono anche nuove opportunita’ all’albergatore capace di coglierle. L’innovazione nelle strutture ricettive del resto è un tema che tiene banco da un po’, sopratutto negli investimenti per superare gli effetti della pandemia, ma non si tratta di un argomento univoco. Dalla domotica al contactless, dalle app per permettere ai clienti di eseguire in autonomia diverse operazioni fino agli strumenti che permettono la realizzazione di eventi ibridi, in presenza e da remoto, le sfide e le opportunità sono tante…  Un trend che dovrebbe essere nel mindset di tutti i professionisti: “innovare” significa trovare modi nuovi per risolvere i problemi ed offrire al cliente esperienze sempre migliori, che distinguano davvero un brand dall’altro. Questo vale più che mai per chi gestisce una struttura ricettiva: i viaggiatori contemporanei sono diversi per aspettative, gusti e bisogni dalle generazioni precedenti. Sempre connessi, abituati a non scindere più lavoro e svago, sensibili alle tematiche ambientali e al benessere, hanno determinato la nascita di un nuovo modello di ospitalità, incentrato sulla personalizzazione e non sulla standardizzazione dell’esperienza. 

NON CAMERE MA ESPERIENZE

La pandemia ha impresso una forte accelerazione verso l’innovazione digitale e fare da apripista sono i grandi brand dell’ospitalità.
La famosa catena Hilton ha introdotto una serie di tecnologie per rendere l’ospite il più possibile autonomo e permettergli di espletare quante più operazioni possibili senza contattare la reception.
Tutti gli alberghi Hilton degli Usa sono stati dotati delle cosiddette Connected Room, all’interno delle quali è possibile controllare l’illuminazione, la temperatura, il televisore, le tapparelle e tanti altri dispositivi attraverso il proprio smartphone. Una delle applicazioni è la chiave digitale, che in casa Hilton diventa anche condivisa.
Anche la catena alberghiera Starwood ha in programma una massiccia digitalizzazione delle strutture, basata su semplicità d’uso e design ridotto all’osso. Dal momento del check in gli
ospiti potranno fare tutto da soli, anche aprire la stanza avvicinando lo smartphone alla serratura grazie ad un’app dedicata.

LA SVOLTA VOICE BASED DI MARRIOTT

L’iconica catena alberghiera Marriott ha scelto una tecnologia unica nel suo genere e ha precorso i tempi iniziando già nel 2018 la sua svolta digitale, che punta all’automazione della camera.
Nel progetto di Marriott la stanza diventa un microcosmo intelligente dotato di sistemi interconnessi, che semplificano enormemente tutte le operazioni eseguite in hotel attraverso i sempre più diffusi comandi vocali. In collaborazione con Amazon Alexa, Marriott ha installato un assistente vocale in alcune delle sue strutture e dei suoi boutique hotel. Gli ospiti chiedono ad Alexa di impostare le pulizie in un determinato orario, ordinare il room service, controllare le luci, cambiare canale. Non solo: grazie alla presenza di altri accessori smart gli ospiti hanno accesso a moltissime possibilità, come scegliere ed acquistare una lezione di ginnastica attraverso uno specchio in camera.
Marriott punta ad implementare queste tecnologie in tutte le camere delle sue strutture
nell’arco dei prossimi 5 anni.

A livello mondiale, il trend sembra quello di costruire, in maniera graduale, un modello di hotel sempre più snello ed automatizzato, gestibile interamente da remoto.In Italia il settore alberghiero risulta essere generalmente poco allineato con la rapida evoluzione della domanda.
A differenza dei colleghi stranieri gli albergatori nostrani hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie, le reputano a priori troppo costose o non hanno piena consapevolezza delle potenzialità che rappresentano per la loro struttura.
Bombardati da tante proposte, faticano a riconoscere la tecnologia più adatta alle loro esigenze. Ma quali sono allora le tecnologie migliori per il settore hospitality, in grado di abbattere i costi e migliorare al tempo stesso l’offerta e la reputazione dell’hotel?

AUTOMAZIONE

Automazione fa rima con sostenibilità e risparmio sui costi di gestione.
Riscaldamento, ventilazione e condizionamento rappresentano quasi la metà del consumo di energia. Se a ciò si aggiungono gli ascensori, apparecchi come il frigobar e l’attività di cucina una struttura ricettiva necessita tra 5 e 11 MWh per stanza all’anno, pari a quasi il 60% delle spese annuali di un albergatore. Adottare una strategia per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’efficienza energetica di una struttura è quindi più conveniente di quanto sembri.
Una soluzione concreta è quella di iniziare riducendo i consumi quotidianamente per programmare poi, nel tempo, gli interventi che potranno ridurre in maniera più drastica i consumi energetici dell’albergo, come l’acquisto di un sistema di domotica alberghiera.

DOMOTICA

Senza puntare necessariamente all’albergo completamente automatico, la domotica è comunque un investimento che ripaga nel tempo. Gli arredi intelligenti rendono immediatamente una camera d’albergo più efficiente e confortevole, ma anche più conveniente per un albergatore.
Un sistema di climatizzazione domotico, per esempio, si regola in modo automatico in base alla presenza degli ospiti in stanza o all’apertura di una finestra. L’ospite potrà attivare le luci o cambiare canale con il comando vocale, usando gli assistenti vocali come Alexa o Google.
La domotica consente un controllo perfetto dei sistemi anche da remoto, impostando scenari predefiniti di temperatura ed illuminazione, basati per esempio sui fattori climatici esterni.
Si apre un ventaglio di infinite possibilità: dal controllo degli accessi fino agli elettrodomestici smart. Come la macchinetta del caffè creata da Amazon e Lavazza, che si attiva con un semplice comando vocale e prepara il caffè memorizzando anche i gusti dell’utente, alla pari di un vero barman.

CENTRALINO VOCALE

Altra voce di spesa più o meno fissa è il centralino: manutenzione e cablaggio richiedono sempre investimenti significativi. La maggior parte delle strutture è ormai passata al Voip, che è più flessibile di un centralino tradizionale e presenta costi di manutenzione più bassi.
Ridurre il risparmio su conti e bollette però oggi non basta più: un sistema Voip è pur sempre un investimento e investire su un sistema evoluto per comunicare con le camere davvero non serve più. Gli ospiti lo userebbero solo per comunicare con la reception, perché utilizzano lo smartphone per restare connessi con l’esterno.
Un assistente Google di Voice Concierge effettua le chiamate vocali alla reception, sostituendo il telefono in camera.
Nessun costo in bolletta, nessun ricablaggio o collegamento con la linea telefonica. Potrai depennare la voce Centralino dalle tue spese e sfruttare tutte le funzionalità Google in aggiunta a quelle del concierge vocale, come il controllo della domotica.

ALBERGO 4.0 

Tutte le tecnologie per ottimizzare i costi di gestione del tuo Hotel  

Nelle nostre case, la tecnologia ha semplificato molte azioni e reso più confortevoli gli ambienti. 
L’ evoluzione verso un mondo più smart e accessibile stanno aumentando le aspettative e le richieste degli ospiti, ma offrono anche nuove opportunita’ all’albergatore capace di coglierle.
L’innovazione nelle strutture ricettive del resto è un tema che tiene banco da un po’, sopratutto negli investimenti per superare gli effetti della pandemia, ma non si tratta di un argomento univoco. Dalla domotica al contactless, dalle app per permettere ai clienti di eseguire in autonomia diverse operazioni fino agli strumenti che permettono la realizzazione di eventi ibridi, in presenza e da remoto, le sfide e le opportunità sono tante…

Un trend che dovrebbe essere nel mindset di tutti i professionisti: “innovare” significa trovare modi nuovi per risolvere i problemi ed offrire al cliente esperienze sempre migliori, che distinguano davvero un brand dall’altro. Questo vale più che mai per chi gestisce una struttura ricettiva:
i viaggiatori contemporanei sono diversi per aspettative, gusti e bisogni dalle generazioni precedenti.
Sempre connessi, abituati a non scindere più lavoro e svago, sensibili alle tematiche ambientali e al benessere, hanno determinato la nascita di un nuovo modello di ospitalità, incentrato sulla personalizzazione e non sulla standardizzazione dell’esperienza.

NON CAMERE MA ESPERIENZE

La pandemia ha impresso una forte accelerazione verso l’innovazione digitale e fare da apripista sono i grandi brand dell’ospitalità.
La famosa catena Hilton ha introdotto una serie di tecnologie per rendere l’ospite il più possibile autonomo e permettergli di espletare quante più operazioni possibili senza contattare la reception.
Tutti gli alberghi Hilton degli Usa sono stati dotati delle cosiddette Connected Room, all’interno delle quali è possibile controllare l’illuminazione, la temperatura, il televisore, le tapparelle e tanti altri dispositivi attraverso il proprio smartphone. Una delle applicazioni è la chiave digitale, che in casa Hilton diventa anche condivisa.
Anche la catena alberghiera Starwood ha in programma una massiccia digitalizzazione delle strutture, basata su semplicità d’uso e design ridotto all’osso. Dal momento del check in gli ospiti potranno fare tutto da soli, anche aprire la stanza avvicinando lo smartphone alla serratura grazie ad un’app dedicata.

LA SVOLTA VOICE BASED DI MARRIOTT

L’iconica catena alberghiera Marriott ha scelto una tecnologia unica nel suo genere e ha precorso i tempi iniziando già nel 2018 la sua svolta digitale, che punta all’automazione della camera. Nel progetto di Marriott la stanza diventa un microcosmo intelligente dotato di sistemi interconnessi, che semplificano enormemente tutte le operazioni eseguite in hotel attraverso i sempre più diffusi comandi vocali. In collaborazione con Amazon Alexa, Marriott ha installato un assistente vocale in alcune delle sue strutture e dei suoi boutique hotel. Gli ospiti chiedono ad Alexa di impostare le pulizie in un determinato orario, ordinare il room service, controllare le luci, cambiare canale. Non solo: grazie alla presenza di altri accessori smart gli ospiti hanno accesso a moltissime possibilità, come scegliere ed acquistare una lezione di ginnastica attraverso uno specchio in camera.
Marriott punta ad implementare queste tecnologie in tutte le camere delle sue strutture nell’arco dei prossimi 5 anni. 
A livello mondiale, il trend sembra quello di costruire, in maniera graduale, un modello di hotel sempre più snello ed automatizzato, gestibile interamente da remoto.
In Italia il settore alberghiero risulta essere generalmente poco allineato con la rapida evoluzione della domanda. A differenza dei colleghi stranieri gli albergatori nostrani hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie, le reputano a priori troppo costose o non hanno piena consapevolezza delle potenzialità che rappresentano per la loro struttura.
Bombardati da tante proposte, faticano a riconoscere la tecnologia più adatta alle loro esigenze. Ma quali sono allora le tecnologie migliori per il settore hospitality, in grado di abbattere i costi e migliorare al tempo stesso l’offerta e la reputazione dell’hotel?

AUTOMAZIONE  

Automazione fa rima con sostenibilità e risparmio sui costi di gestione. Riscaldamento, ventilazione e condizionamento rappresentano quasi la metà del consumo di energia. Se a ciò si aggiungono gli ascensori, apparecchi come il frigobar e l’attività di cucina una struttura ricettiva necessita tra 5 e 11 MWh per stanza all’anno, pari a quasi il 60% delle spese annuali di un albergatore. Adottare una strategia per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’efficienza energetica di una struttura è quindi più conveniente di quanto sembri. Una soluzione concreta è quella di iniziare riducendo i consumi quotidianamente per programmare poi, nel tempo, gli interventi che potranno ridurre in maniera più drastica i consumi energetici dell’albergo, come l’acquisto di un sistema di domotica alberghiera.

DOMOTICA

Senza puntare necessariamente all’albergo completamente automatico, la domotica è comunque un investimento che ripaga nel tempo. Gli arredi intelligenti rendono immediatamente una camera d’albergo più efficiente e confortevole, ma anche più conveniente per un albergatore.
Un sistema di climatizzazione domotico, per esempio, si regola in modo automatico in base alla presenza degli ospiti in stanza o all’apertura di una finestra. L’ospite potrà attivare le luci o cambiare canale con il comando vocale, usando gli assistenti vocali come Alexa o Google. La domotica consente un controllo perfetto dei sistemi anche da remoto, impostando scenari predefiniti di temperatura ed illuminazione, basati per esempio sui fattori climatici esterni. Si apre un ventaglio di infinite possibilità: dal controllo degli accessi fino agli elettrodomestici smart.
Come la macchinetta del caffè creata da Amazon e Lavazza, che si attiva con un semplice comando vocale e prepara il caffè memorizzando anche i gusti dell’utente, alla pari di un vero barman.

CENTRALINO VOCALE

Altra voce di spesa più o meno fissa è il centralino: manutenzione e cablaggio richiedono sempre investimenti significativi. La maggior parte delle strutture è ormai passata al Voip, che è più flessibile di un centralino tradizionale e presenta costi di manutenzione più bassi. Ridurre il risparmio su conti e bollette però oggi non basta più: un sistema Voip è pur sempre un investimento e investire su un sistema evoluto per comunicare con le camere davvero non serve più. Gli ospiti lo userebbero solo per comunicare con la reception, perché utilizzano lo smartphone per restare connessi con l’esterno.
Un assistente Google di Voice Concierge effettua le chiamate vocali alla reception, sostituendo il telefono in camera.
Nessun costo in bolletta, nessun ricablaggio o collegamento con la linea telefonica.
Potrai depennare la voce Centralino dalle tue spese e sfruttare tutte le funzionalità Google in aggiunta a quelle del concierge vocale, come il controllo della domotica.

Tutte le tecnologie per ottimizzare i costi di gestione del tuo Hotel

Nelle nostre case, la tecnologia ha semplificato molte azioni e reso più confortevoli gli ambienti. 
L’ evoluzione verso un mondo più smart e accessibile stanno aumentando le aspettative e le richieste degli ospiti, ma offrono anche nuove opportunita’ all’albergatore capace di coglierle. L’innovazione nelle strutture ricettive del resto è un tema che tiene banco da un po’, sopratutto negli investimenti per superare gli effetti della pandemia, ma non si tratta di un argomento univoco. Dalla domotica al contactless, dalle app per permettere ai clienti di eseguire in autonomia diverse operazioni fino agli strumenti che permettono la realizzazione di eventi ibridi, in presenza e da remoto, le sfide e le opportunità sono tante…  Un trend che dovrebbe essere nel mindset di tutti i professionisti: “innovare” significa trovare modi nuovi per risolvere i problemi ed offrire al cliente esperienze sempre migliori, che distinguano davvero un brand dall’altro. Questo vale più che mai per chi gestisce una struttura ricettiva: i viaggiatori contemporanei sono diversi per aspettative, gusti e bisogni dalle generazioni precedenti. Sempre connessi, abituati a non scindere più lavoro e svago, sensibili alle tematiche ambientali e al benessere, hanno determinato la nascita di un nuovo modello di ospitalità, incentrato sulla personalizzazione e non sulla standardizzazione dell’esperienza.

NON CAMERE MA ESPERIENZE

La pandemia ha impresso una forte accelerazione verso l’innovazione digitale e fare da apripista sono i grandi brand dell’ospitalità.
La famosa catena Hilton ha introdotto una serie di tecnologie per rendere l’ospite il più possibile autonomo e permettergli di espletare quante più operazioni possibili senza contattare la reception.
Tutti gli alberghi Hilton degli Usa sono stati dotati delle cosiddette Connected Room, all’interno delle quali è possibile controllare l’illuminazione, la temperatura,
il televisore, le tapparelle e tanti altri dispositivi attraverso il proprio smartphone. Una delle applicazioni è la chiave digitale, che in casa Hilton diventa anche condivisa.
Anche la catena alberghiera Starwood ha in programma una massiccia digitalizzazione delle strutture, basata su semplicità d’uso e design ridotto all’osso. Dal momento del check in gli ospiti potranno fare tutto da soli, anche aprire la stanza avvicinando lo smartphone alla serratura grazie ad un’app dedicata.

LA SVOLTA VOICE BASED DI MARRIOTT

L’iconica catena alberghiera Marriott ha scelto una tecnologia unica nel suo genere e ha precorso i tempi iniziando già nel 2018 la sua svolta digitale, che punta all’automazione della camera. Nel progetto di Marriott la stanza diventa un microcosmo intelligente dotato di sistemi interconnessi, che semplificano enormemente tutte le operazioni eseguite in hotel attraverso i sempre più diffusi comandi vocali. In collaborazione con Amazon Alexa, Marriott ha installato un assistente vocale in alcune delle sue strutture e dei suoi boutique hotel.
Gli ospiti chiedono ad Alexa di impostare le pulizie in un determinato orario, ordinare il room service, controllare le luci, cambiare canale. Non solo: grazie alla presenza di altri accessori smart gli ospiti hanno accesso a moltissime possibilità, come scegliere ed acquistare una lezione di ginnastica attraverso uno specchio in camera.
Marriott punta ad implementare queste tecnologie in tutte le camere delle sue strutture nell’arco dei prossimi 5 anni.
A livello mondiale, il trend sembra quello di costruire, in maniera graduale,
un modello di hotel sempre più snello ed automatizzato, gestibile interamente da remoto.
In Italia il settore alberghiero risulta essere generalmente poco allineato con la rapida evoluzione della domanda. A differenza dei colleghi stranieri gli albergatori nostrani hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie, le reputano a priori troppo costose o non hanno piena consapevolezza delle potenzialità che rappresentano per la loro struttura.
Bombardati da tante proposte, faticano a riconoscere la tecnologia più adatta alle loro esigenze. Ma quali sono allora le tecnologie migliori per il settore hospitality, in grado di abbattere i costi e migliorare al tempo stesso l’offerta e la reputazione dell’hotel?

AUTOMAZIONE

Automazione fa rima con sostenibilità e risparmio sui costi di gestione. Riscaldamento, ventilazione e condizionamento rappresentano quasi la metà del consumo di energia. Se a ciò si aggiungono gli ascensori, apparecchi come il frigobar e l’attività di cucina una struttura ricettiva necessita tra 5 e 11 MWh per stanza all’anno, pari a quasi il 60% delle spese annuali di un albergatore.
Adottare una strategia per ridurre il consumo energetico e ottimizzare l’efficienza energetica di una struttura è quindi più conveniente di quanto sembri. Una soluzione concreta è quella di iniziare riducendo i consumi quotidianamente per programmare poi, nel tempo, gli interventi che potranno ridurre in maniera più
drastica i consumi energetici dell’albergo, come l’acquisto di un sistema di domotica alberghiera.

DOMOTICA

Senza puntare necessariamente all’albergo completamente automatico, la domotica è comunque un investimento che ripaga nel tempo.
Gli arredi intelligenti rendono immediatamente una camera d’albergo più efficiente e confortevole, ma anche più conveniente per un albergatore.
Un sistema di climatizzazione domotico, per esempio, si regola in modo automatico in base alla presenza degli ospiti in stanza o all’apertura di una finestra.
L’ospite potrà attivare le luci o cambiare canale con il comando vocale, usando gli assistenti vocali come Alexa o Google.

La domotica consente un controllo perfetto dei sistemi anche da remoto, impostando scenari predefiniti di temperatura ed illuminazione, basati per esempio sui fattori climatici esterni. Si apre un ventaglio di infinite possibilità: dal controllo degli accessi fino agli elettrodomestici smart. Come la macchinetta del caffè creata da Amazon e Lavazza, che si attiva con un semplice comando vocale e prepara il caffè memorizzando anche i gusti dell’utente, alla pari di un vero barman.

CENTRALINO VOCALE

Altra voce di spesa più o meno fissa è il centralino: manutenzione e cablaggio richiedono sempre investimenti significativi. La maggior parte delle strutture è ormai passata al Voip, che è più flessibile di un centralino tradizionale e presenta costi di manutenzione più bassi. Ridurre il risparmio su conti e bollette però oggi non basta più: un sistema Voip è pur sempre un investimento e investire su un sistema evoluto per comunicare con le camere davvero non serve più.
Gli ospiti lo userebbero solo per comunicare con la reception, perché utilizzano lo smartphone per restare connessi con l’esterno.
Un assistente Google di Voice Concierge effettua le chiamate vocali alla reception, sostituendo il telefono in camera.
Nessun costo in bolletta, nessun ricablaggio o collegamento con la linea telefonica. Potrai depennare la voce Centralino dalle tue spese e sfruttare tutte le funzionalità Google in aggiunta a quelle del concierge vocale, come il controllo della domotica.